Banco Bpm respinge l’offerta di UniCredit e chiede chiarimenti a Consob

Il CdA di Banco Bpm si oppone all'offerta di UniCredit e richiede interventi a tutela degli azionisti.

Il contesto dell’offerta di UniCredit

Recentemente, UniCredit ha sorpreso il mercato annunciando un’offerta pubblica di acquisto (Ops) su Banco Bpm, valutata in 10,1 miliardi di euro. Questa mossa ha sollevato interrogativi e preoccupazioni tra gli azionisti e i membri del consiglio di amministrazione della banca. Il CdA di Banco Bpm ha prontamente risposto, dichiarando che le condizioni dell’offerta sono «del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia» e non riflettono il reale valore della banca.

Le misure difensive adottate

In seguito all’annuncio dell’Ops, Banco Bpm ha deciso di adottare un pacchetto di misure difensive. Tra queste, la richiesta di intervento da parte della Consob, l’autorità di vigilanza del mercato, per proteggere gli interessi di tutti gli stakeholder coinvolti. La banca ha sottolineato l’importanza di chiarire alcuni punti cruciali riguardanti l’offerta, evidenziando che ogni riferimento al prezzo dell’azione Banco Bpm è considerato inappropriato e non pertinente.

Le dichiarazioni del CdA e le prospettive future

Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, ha espresso fiducia nella solidità della banca, affermando che l’istituto ha lavorato duramente per costruire una posizione forte nel mercato. Castagna ha anche sottolineato l’importanza del dialogo costante con gli azionisti, che supportano la strategia di crescita e sviluppo della banca. La situazione attuale rappresenta una sfida, ma Banco Bpm è determinata a continuare il suo percorso di crescita e a generare profitti e dividendi per i suoi azionisti.

Scritto da Redazione

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