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Il contesto attuale della violenza negli stadi
Negli ultimi mesi, l’Italia ha assistito a un preoccupante aumento della violenza durante gli eventi sportivi. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, dal dicembre dell’anno scorso si sono registrati 183 feriti tra le forze dell’ordine impegnate nel mantenimento dell’ordine pubblico durante le partite. Questo numero rappresenta un incremento rispetto ai 168 feriti dell’anno precedente, evidenziando una tendenza allarmante che richiede attenzione e intervento.
Il presidente dell’Osservatorio, Maurizio Improta, ha sottolineato come questi dati, sebbene possano sembrare ‘freddi’, riflettano una realtà ben più complessa e preoccupante. Le violenze, spesso perpetrate da tifoserie estremiste, mettono a rischio non solo la sicurezza degli agenti, ma anche quella delle famiglie e dei bambini che assistono agli eventi sportivi.
Le misure di sicurezza adottate
In risposta a questa escalation di violenza, il Casms del Viminale ha adottato misure più severe per prevenire gli ‘incroci’ tra tifoserie rivali. Queste misure includono controlli più rigorosi durante gli spostamenti, sia sui treni che nei punti di ristoro, per garantire che comportamenti non sportivi non si traducano in scontri violenti. Improta ha evidenziato come, durante le partite, sia fondamentale proteggere non solo i tifosi, ma anche le famiglie presenti sugli spalti.
Un esempio recente di questa violenza si è verificato a Torino, dove un gruppo di circa cento tifosi ha tentato di entrare allo stadio senza biglietto, affrontando le forze dell’ordine. Situazioni simili si sono verificate anche in altri contesti, come nel derby Genoa-Sampdoria, dove si sono registrati 36 feriti. Questi eventi dimostrano la necessità di un intervento tempestivo e deciso per garantire la sicurezza di tutti.
La violenza oltre il calcio
Nonostante il calcio sia spesso al centro dell’attenzione, la violenza sta emergendo anche in altri sport. Improta ha segnalato comportamenti violenti nei palazzetti dello sport durante le partite di basket e hockey su ghiaccio, specialmente al nord Italia. Questo allargamento del fenomeno violento richiede una riflessione profonda su come affrontare la questione a livello nazionale.
Inoltre, episodi come quello degli ultras della Vis Pesaro, che avevano pianificato un agguato contro i rivali della Lucchese, dimostrano che il problema non è limitato solo al calcio, ma si estende a diverse discipline sportive. La presenza di arsenali di oggetti pericolosi, come mazze e bombe carta, è un chiaro segnale che la violenza sta diventando una preoccupazione sempre più seria.