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Un investimento significativo per il calcio femminile
Il calcio femminile sta vivendo un momento di grande crescita e visibilità, e l’ultima decisione dell’Uefa ne è la prova. Con un aumento del 156% del montepremi per l’Europeo Donne 2025, l’Uefa ha dimostrato un forte impegno verso il movimento femminile. Il montepremi totale per il torneo raggiungerà i 41 milioni di euro, un segnale chiaro che il calcio femminile sta guadagnando terreno e attenzione.
Dettagli del nuovo montepremi
Le 16 squadre partecipanti all’Europeo riceveranno una quota fissa di 1,8 milioni di euro ciascuna, che potrà aumentare in base ai risultati ottenuti. Per ogni pareggio, le squadre guadagneranno 50.000 euro, mentre per ogni vittoria nella fase a gironi il premio salirà a 100.000 euro. La nazionale campione d’Europa potrà arrivare a incassare fino a 5,1 milioni di euro, a seconda delle performance nel torneo. Questo nuovo sistema di premi non solo incentiva le squadre a dare il massimo, ma rappresenta anche un riconoscimento del valore del calcio femminile.
Distribuzione dei premi alle giocatrici
Una novità importante riguarda la distribuzione dei premi. Per la prima volta, le federazioni dovranno garantire alle giocatrici una percentuale dei premi, che varierà tra il 30 e il 40%. Questo significa che le atlete non solo beneficeranno del montepremi, ma anche di un riconoscimento diretto per il loro impegno e le loro prestazioni. Inoltre, i club che rilasciano giocatrici per il torneo riceveranno un beneficio di 6 milioni di euro, un incentivo che potrebbe incoraggiare ulteriormente la partecipazione delle atlete.
Nuove competizioni per il calcio femminile
Oltre all’aumento del montepremi, l’Uefa ha annunciato il lancio della Women’s Europa Cup a partire dalla stagione 2025-26. Questa nuova competizione per club amplierà le opportunità per le squadre femminili di competere a livello continentale, aumentando la visibilità e il prestigio del calcio femminile. Inoltre, la Champions League donne subirà una riforma, con un nuovo formato che prevede una fase di campionato centralizzata a 18 squadre, aumentando così il numero di partite e gli introiti per le squadre partecipanti.