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Il licenziamento di David Coote
David Coote, arbitro della Premier League, è stato licenziato in tronco dopo un’indagine che ha rivelato comportamenti inaccettabili. La decisione è stata presa dalla PGMOL, l’associazione degli arbitri inglesi, a seguito di un video in cui Coote offendeva Jurgen Klopp, ex allenatore del Liverpool. Le parole pronunciate da Coote, definite gravemente offensive, hanno sollevato un’ondata di indignazione nel mondo del calcio.
Le accuse contro Coote
Il video incriminato, risalente a un incontro tra Liverpool e Burnley nel 2020, ha mostrato Coote mentre si scagliava contro Klopp, definendolo un “tedesco di m…a e un fot…o arrogante”. Questo episodio ha scatenato una serie di reazioni, non solo da parte dei tifosi, ma anche da parte di altri professionisti del settore. La PGMOL ha dichiarato che le azioni di Coote violano gravemente le disposizioni del suo contratto di lavoro, rendendo la sua posizione insostenibile.
Comportamenti poco professionali
Oltre agli insulti a Klopp, Coote è stato coinvolto in ulteriori scandali. Un altro video, emerso sui social, lo ritrae in atteggiamenti poco professionali durante l’Europeo, mentre arrotola una banconota in una camera d’albergo. Questo comportamento ha sollevato ulteriori interrogativi sulla sua condotta. La Federcalcio inglese ha avviato un’indagine anche su presunti illeciti legati a scommesse, aumentando la pressione su Coote e sulla sua carriera.
Le conseguenze del licenziamento
Il licenziamento di David Coote rappresenta un chiaro segnale da parte della PGMOL riguardo alla tolleranza zero nei confronti di comportamenti scorretti. Coote ha il diritto di presentare ricorso contro la decisione, ma le prove contro di lui sembrano schiaccianti. Questo caso solleva interrogativi sulla professionalità degli arbitri e sull’importanza di mantenere un comportamento etico nel mondo del calcio.