Antonio Zappi è il nuovo presidente dell’Associazione italiana arbitri

Un cambiamento significativo per l'Associazione italiana arbitri con l'elezione di Zappi

Antonio Zappi eletto presidente dell’Aia

Il 36° presidente dell’Associazione italiana arbitri (Aia) è Antonio Zappi, un uomo di 59 anni che ha ottenuto una schiacciante vittoria nelle recenti elezioni tenutesi a Roma. Con il 72,3% dei voti, Zappi ha superato il suo avversario Alfredo Trentalange, che ha ricevuto solo il 26,4% delle preferenze. Questo risultato riflette una chiara volontà di cambiamento all’interno dell’organizzazione, con 673 voti a favore di Zappi contro 246 per Trentalange, mentre 11 schede sono state bianche. Un totale di 930 membri hanno partecipato al voto, dimostrando un forte interesse per il futuro dell’Aia.

Autonomia e gestione finanziaria

Uno dei temi principali sollevati da Zappi dopo la sua elezione è l’importanza dell’autonomia per l’Aia. Con il nuovo Statuto della Figc, l’associazione non avrà più rappresentanza nel Consiglio Federale, ma Zappi vede questo come un’opportunità per gestire in modo più efficace le risorse finanziarie. “Un’Aia autonoma significa avere la possibilità di avere dotazioni finanziarie da impiegare con la nostra capacità di darci un’organizzazione gestionale”, ha dichiarato Zappi. Questo cambiamento potrebbe portare a una gestione più flessibile e responsabile del budget, liberando l’associazione da controlli preventivi e consuntivi da parte della Figc.

Nuove figure e programmi per il futuro

La squadra di Zappi include figure chiave come Francesco Massini e Michele Affinito, rispettivamente vicepresidente vicario e vicepresidente. Zappi ha anche annunciato l’introduzione di un direttore tecnico, una figura mutuata dal mondo del calcio, che avrà il compito di designare i responsabili delle categorie arbitrali. Zappi ha espresso fiducia nel designatore attuale, Rocchi, sottolineando l’importanza di un ricambio generazionale nel settore arbitrale. Tuttavia, ha anche accennato alla possibilità di una riduzione del personale nei tornei di vertice, sottolineando la necessità di garantire sicurezza economica per coloro che potrebbero essere colpiti da tali cambiamenti.

Innovazioni e sfide nel mondo arbitrale

Tra le proposte di Zappi c’è anche l’introduzione del Var a chiamata, un’idea che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono prese le decisioni in campo. “Mi piacerebbe che un capitano o un allenatore potesse alzare il braccio per chiedere una ‘on field review'”, ha affermato. Inoltre, ha proposto la commercializzazione degli audio tra arbitri e sala Var, simile a quanto avviene in Formula 1, per garantire maggiore trasparenza nelle decisioni arbitrali. Infine, Zappi ha affrontato il tema della violenza nel calcio, sottolineando la necessità di una risposta dura e repressiva, in particolare nel Lazio, dove il fenomeno è particolarmente preoccupante.

Scritto da Redazione

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