Annullata la maxi multa alla Figc: il Tar del Lazio dà ragione alla federazione

La decisione del Tar riconosce la correttezza dell'operato della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Il contesto della sanzione

Nel giugno scorso, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva inflitto una sanzione di oltre 4 milioni di euro alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), accusandola di abuso di posizione dominante nel mercato delle competizioni calcistiche giovanili. La Figc era stata accusata di ostacolare l’attività degli Enti di Promozione Sportiva (EPS), limitando la loro capacità di organizzare eventi sportivi a carattere amatoriale.

La decisione del Tar del Lazio

Il Tar del Lazio ha recentemente annullato questa sanzione, evidenziando che non vi erano prove sufficienti a sostenere le accuse mosse dall’AGCM. Secondo i giudici, la Figc non ha agito in modo ostruzionistico, ma ha semplicemente rispettato le normative vigenti. La sentenza ha messo in luce che nessuna delle società affiliate alla Figc aveva impugnato i comunicati ufficiali della federazione, il che ha portato a concludere che non vi fosse una reale violazione delle norme di concorrenza.

Le dichiarazioni della Figc

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha espresso grande soddisfazione per la decisione del Tar, sottolineando che la federazione ha sempre agito nel rispetto della salute dei giovani atleti e delle leggi in vigore. Gravina ha affermato che l’istruttoria dell’Antitrust era stata influenzata da informazioni fuorvianti e che le accuse di abuso di posizione dominante erano infondate. La Figc ha sempre cercato di garantire un ambiente sano e competitivo per i giovani calciatori, e questa sentenza rappresenta un riconoscimento della sua correttezza operativa.

Implicazioni per il futuro

Questa decisione del Tar del Lazio potrebbe avere ripercussioni significative sul modo in cui le federazioni sportive gestiscono le loro attività e le relazioni con gli EPS. La sentenza chiarisce che le federazioni possono operare senza timore di sanzioni ingiustificate, a patto che rispettino le normative e non ostacolino la concorrenza in modo illecito. Inoltre, potrebbe incentivare un dialogo più costruttivo tra le federazioni e gli EPS, promuovendo una maggiore collaborazione nel settore sportivo giovanile.

Scritto da Redazione

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